Fratture

Le fratture sono le patologie osteo-articolari più diffuse. La maggior parte degli individui durante il corso della vita subisce almeno una frattura.

Come è ben noto si tratta di una lesione a carico delle ossa, che perdono la loro integrità.

Normalmente in  caso di frattura le opzioni terapeutiche, a seconda del tipo,  possono essere l’immobilizzazione con gesso o tutore o la chirurgia per stabilizzare la frattura.

 

In caso di Immobilizzazione la fisioterapia entra in gioco alla rimozione del gesso o del tutore, quando la frattura è stabile.

La fisioterapia precoce è fondamentale perché quando una parte viene immobilizzata per lungo tempo si presentano tante problematiche su cui è necessario intervenire rapidamente. In primo luogo un’articolazione che non si muove va incontro a un blocco, si crea rigidità, dolore e non è più possibile compiere i movimenti normali.

La situazione è facilmente risolvibile se si interviene rapidamente. È necessaria una mobilizzazione precoce, attraverso esercizi sia passivi che attivi, i quali andranno a sbloccare l’articolazione e a ripristinare il movimento, riducendo il dolore.

Un’altra problematica nell’immobilizzazione è la perdita di forza e massa muscolare. Per ovviare a questo la fisioterapista vi guida nell’esecuzione di esercizi che sono adatti  a stimolare i muscoli specifici, senza provocare sovraccarico dell’articolazione.

Inoltre dopo immobilizzazione si ha la perdita della capacità di eseguire movimenti di precisione.

Questo accade soprattutto per fratture che interessano le mani e i piedi.

In questo caso si procede con una rieducazione dei movimenti fini. Nel caso della mano  per esempio si tratta di esercizi che per lo più rieducano gesti della vita quotidiana quali la scrittura, il mangiare, la presa di piccoli oggetti.

 

La prima cosa che solitamente si pensa quando si inizia la fisioterapia  è che sarà molto dolorosa.

Questo è falso. Non è vero che più si prova dolore e più è efficace.

Il dolore è un campanello d’allarme e va rispettato come tale, poiché forzare una articolazione provocando forte dolore, può talvolta essere rischioso.

È ovvio che la sensazione dolorosa che il paziente ha durante la giornata non sparirà durante la fisioterapia, ma nel suo operare la fisioterapista cerca sempre il feedback del paziente per cercare di limitare il dolore a seconda delle necessità del caso e anche della tolleranza del paziente.

 

In caso di chirurgia l’inizio della riabilitazione è mediamente più precoce e  inizia non appena la frattura sarà abbastanza stabile. Questo dipende dal tipo di frattura, dalla sede e dal paziente.

In ogni caso non appena il chirurgo ne darà indicazione si inizierà con una riabilitazione che avrà gli stessi obiettivi di quella che viene effettuata dopo immobilizzazione.

Sarà presente una problematica in più, che è quella della cicatrice. Infatti la cicatrice chirurgica molto spesso richiede un trattamento specifico, indispensabile per il recupero del movimento.

Le cicatrici tendono a creare delle aderenze tra i vari tessuti che compongono il nostro corpo, i quali non scorrono più bene l’uno sull’altro e  limitano il movimento, provocando dolore.

Per cui la fisioterapista, non appena la cicatrizzazione è avvenuta, provvede anche a ‘’scollare’’ la cicatrice mobilizzandola, in modo da restituire fluidità al movimento e evitare i blocchi.